Con i piedi per Terra - 19 aprile - Casalnoceto

L'uomo è un animale come tutti gli altri, ed ha quindi la necessità di cibarsi. Per farlo non può mangiare del denaro, deve procurarsi degli alimenti. Gli alimenti provengono dalla Terra. Anche le materie prime che ci servono per produrre hanno la stessa provenienza. Queste affermazioni potrebbero sembrare delle ovvietà, ma non è affatto così: putroppo, l'innumerevole quantità di concetti, simboli e riferimenti virtuali che oggi costituiscono il fondamento delle nostre vite ci portano a credere che l'ambiente sia parte della nostra economia, mentre è vero l'esatto contrario. Cosa ci dice l'analisi del rapporto tra Uomo e Pianeta? Che l'attuale crisi economica è l'inizio di una crisi sistemica derivante da un errato rapporto che la nostra specie ha instaurato con le risorse disponibili: da tempo, i consumi procapite della popolazione mondiale eccedono le capacità di sostentamento offerte dall'ambiente in cui viviamo. Le leggi fisiche e biologiche che da quattro miliardi e mezzo di anni governano il funzionamento del nostro Pianeta ci dicono che qualsiasi sforzo noi mettiamo in atto per far ulteriormente crescere la nostra già sproporzionata economia non fa che accelerare il momento del collasso. Le ricette per poter sopravvivere esistono, ma sono culturalmente rivoluzionarie, e del tutto contrarie alle logiche che ci vengono proposte. Al punto in cui siamo, l'unica scelta possibile che abbiamo è quella tra il cambiamento consapevole ed il cambiamento forzato: a giudicare dalla caparbia resistenza a voler comprendere ed accettare l'evidenza che a tutt'oggi noi stiamo dimostrando, pare che abbiamo scelto la seconda.
In questo breve viaggio si prescinde dalla complessa costruzione culturale del nostro momento storico, che ha ottenuto di allontanarci completamente dalla realtà, e si analizzano soltanto dei dati concreti, putroppo inoppugnabili, dai quali risulta che la nostra specie ha pochissimo tempo per tornare con i piedi per terra. I musei sono pieni di specie estinte che hanno sbagliato le loro strategie di sopravvivenza: esaminando il problema da un punto di vista fisico e biologico, la nostra attuale crisi è facilissima da comprendere e da definire, ed ha un nome ben preciso, che si chiama molto semplicemente "comportamento maladattativo nei confronti dell'ambiente".

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